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12/10/2015
Quando poi ti metti a difendere i vaccini, e la loro importanza contro malattie che credevamo debellate ma che - grazie al terrorismo psicologico degli antivaccinisti - sono tornate, arriva sempre quello sveglione che ti cita la sentenza del tribunale del lavoro di Rimini del 2012 che ha riconosciuto il risarcimento alla famiglia di un bambino a cui poi era stata diagnosticata una forma di autismo dopo la vaccinazione Mpr.
Vi siete persi, carissimi, la sentenza dei giudici d'appello, per i quali non esistono evidenze scientifiche per stabilire che il vaccino provochi la sindrome, ma c'è solo un collegamento temporale (l'iniezione che previene morbillo, parotite e rosolia era di poco antecedente la diagnosi di autismo).
Poi ovvio aspetteremo anche la Cassazione, cui hanno già detto di voler ricorrere i genitori, ma non basta l'interpretazione di un tribunale per sancire una verità assoluta.

Enea Melandri

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