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16/10/2015
Tanto per raccattare qualche simpatia elettorale, ieri Salvini ha dato spettacolo: si è presentato alla manifestazione dei sindacati di Polizia con addosso una maglietta d'ordinanza fornitagli dagli SAP.
Qualcuno non è rimasto entusiasta della mise del leader, perché quella maglia rappresenta lo STATO ITALIANO, e Salvini è segretario del (cito dal modulo per il tesseramento) Movimento politico confederale denominato "Lega Nord per l'Indipendenza della Padania", erede di una tradizione fatta di "col tricolore mi ci pulisco il culo".
E non ho ben capito se potesse per legge indossare quella maglietta, ai sensi del Dispositivo dell'art. 498 Codice Penale, ma credo di sì, dato che non c'erano gradi o stellette.

Sempre su Salvini ed esaltazione della forza, il leader leghista ha anche detto: "Penso che in Italia occorra riportare un po' di ordine, disciplina e rispetto, soprattutto per chi indossa una divisa. E se bisogna ipotizzare di reintrodurre il servizio civile o il servizio militare obbligatorio, allora introduciamolo per insegnare a qualche ragazzo come si rispetta il prossimo". Da Facebook ci fa sapere che "la Lega sta preparando una proposta di legge" in proposito.
Anch'io sono a favore di une legge che preveda il servizio CIVILE obbligatorio (magari con l'alternativa militare a scelta), perché la ritengo un'esperienza formativa e di crescita importante.
Ma la Lega nel 2000 - con Salvini già segretario a Milano - votò a favore della sospensione della leva obbligatoria (un voto bipartisan, che unì maggioranza ed opposizione): alla Camera i Sì furono 396, i NO, da parte di Rifondazione comunista, 12 e gli astenuti, Verdi e Pdci, 12; al Senato il comportamento dei partiti fu analogo. Giusto per fare un po' di storia.

Enea Melandri

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