img

29/01/2016
Le imprese che intendono concorrere ad appalti pubblici devono dimostrare di essere in regola con la normativa antimafia, attraverso una serie di adempimenti burocratici.
Il sistema informatico con cui fornire tutte le certificazioni richieste, però, richiede risorse ben precise, sviluppando uno schema di lavoro che penalizza le aziende.

Il Sistema di Certificazione Antimafia telematico necessita di precisi requisiti di sistema:
- Sistema Operativo Windows 7;
- Browser Internet Explorer 9 o 10 (Nel caso di IE11 è necessario accedere in modalità compatibilità - il browser IE deve essere a 32 bit).

Quindi niente compatibilità con computer Apple, sistemi operativi di tipo GNU/Linux (sia mai che qualche azienda scelga alternative open-source per risparmiare un po'!), ma neanche con versioni successive di Windows (è richiesta la 7, che non viene più preinstallata dal 2012).
E che non si pensi di usare browser per la navigazione internet più performanti o liberi di quello di casa Microsoft, e soprattutto non diavolerie di ultima generazione a 64 bit.
Come se non bastassero questi requisiti obsoleti a mettere in pericolo la sicurezza delle transizioni, ci sono annotazioni come "abbassare al minimo le protezioni del browser per i siti attendibili" ed eventualmente "disabilitare temporaneamente il sistema antivirus o aggiungere un'eccezione".
La procedura di registrazione, poi, fatta di SOFTWARE PROPRIETARI (Cisco AnyConnect), password e codici trasmessi via SMS, crea una VPN che vincola l'azienda ad utilizzare SEMPRE E SOLO quello specifico computer per sbrigare le pratiche.

Ma perché queste limitazioni? Il protocollo spiega che "è necessario utilizzare, come browser, Internet Explorer in quanto le operazioni rinvenibili sul sopraindicato portale richiedono l'impiego della tecnologia Active X (che si scrive ActiveX, ndr)".
E cioè si utilizzano librerie ormai obsolete e deprecate (nemmeno Microsoft le utilizza più!), che possono rappresentare appunto pericoli per la sicurezza, come la diffusione di virus o malware.
Al termine di queste procedure macchinose, il documento fornito dalla Prefettura Si.Ce.Ant. ci dice che "per controllare che il certificato sia stato scaricato con successo, verificare che la lunghezza del file .aid presente nella cartella C:\Users\*USERNAME*\AppData\Roaming\arcot\ids sia di circa 9k".

Vi rendete conto di come tutto questo sistema penalizzi la libertà, la concorrenza, ma soprattutto le aziende innovative e quelle virtuose?
Sono barocchismi burocratici come questo che deprimono il libero mercato e creano il deserto imprenditoriale in Italia.

Enea Melandri

Sei d'accordo con me?2106 fi 0% 100%

<<

>>
⇒⇒ Vuoi rimanere sempre aggiornato? Iscrivi alla Newsletter di FareProgresso! ⇐⇐
Seguimi su

Gioca con Fareprogresso: QuirinabilyRebus - Un rebus in cui è nascosto il...

Chiudi
Vai alla home >>