Parliamo di cose importanti, che il crollo del Com..

16/12/2016
Parliamo di cose importanti, che il crollo del Comune di Roma è solo questione da poco (Tronca avrà già trovato un nuovo impiego in questi mesi?).
Secondo Dame Sally C. Davies, la donna nominata Chief Medical Officer dal governo britannico, il modo incontrollato con cui vengono prescritti e usati (sia dai malati che da allevatori e contadini) gli antibiotici, sta distorcendo l'evoluzione dei batteri. E portando alla nascita di superbatteri.
L'antibioticoresistenza fa ogni anno 700 mila morti nel mondo. E nel 2050, se nessuno porrà rimedio, si arriverà a 10 milioni di vittime, più di quante ne facciano cancro e malattie cardiovascolari messe insieme.
Vogliamo monetizzare questi numeri? Si parla di 100 miliardi di dollari; con una frenata del 3,8% in meno sul pil mondiale. Già oggi, l'ECPC (European Centre for Desease Prevention and Control) quantifica in 1,5 miliardi di euro le spese sostenute per fronteggiare le infezioni da superbatteri.
L'Italia è una delle zone a maggior rischio di resistenza per batteri come Pseudomonas aeruginosa o Klebsiella, insensibile anche alla piperacillina; nei nostri ospedali - a causa di condizioni igieniche spesso non così ottimali - si diffondono ceppi resistenti di Escherichia coli, Acinetobacter e di Staphylococcus aureus.

Se già ora ci sono medici che prescrivono antibiotici con troppa leggerezza, rendere più stringenti le norme sulla "responsabilità civile dei medici" - cosa che molti invocano - non potrà che acuire questa situzione (vedete come tutti i temi ci riguardano e si intrecciano tra loro?).
Porre limiti anche agli allevamenti intensivi - nei quali gli antibiotici vengono utilizzati per evitare il diffondersi di germi e malattie - è una via da percorrere.
E qui non è questione di "io allevo come mi pare" o "io mangio quello che voglio", l'antibioticoresistenza è una minaccia PER TUTTI, per la società intera.

Enea Melandri

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