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30/06/2017
Verrà staccata oggi la spina al piccolo Charlie Gard.
Anzi, a quanto ho capito, la sua attività celebrale è quasi inesistente, e, permettetemi, Charlie forse non c'é più. Quello rimasto é come un palloncino forato, tenuto gonfio artificialmente ma incapace di tenere a sé la vita; e l'unica cosa di quella "vita" che arriva a Charlie, era la sofferenza fisica dei suoi tessuti che degenerano per la sua sindrome di deplezione del DNA mitocondriale.

La Corte Europea dei Diritti Umani ha confermato la decisione dell'Alta Corte e della Corte d'Appello di Londra contro i genitori, che volevano tentare a spese loro una terapia sperimentale elaborata negli USA (mai sperimentata neanche solo sui topi).
Ma la sofferenza é troppa e non c'é alcuna speranza di avere quel bambino. La CEDU ha deciso così proprio per tutelare il diritto ad una (impossibile) vita libera, dignitosa e cnsapevole di Charlie.

L'unica cosa che possiamo fare ora, è stringerci alla famiglia, comprensibilmente distrutta per tutto questo. Charlie non poteva continuare una vita artificiale di dolore e sofferenze per il loro egoismo, é così che viene tutelata la sua libertà.

Enea Melandri

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