Spesso nell'analizzare le questioni geopolitiche, ..

23/10/2023
Spesso nell'analizzare le questioni geopolitiche, come i conflitti attualmente in corso, viene usata l'espressione "pensiero unico", come critica contro l'omologazione dei media ad una presunta unica "versione dei fatti".
Anche, sì, ma in realtà, il "pensiero unico" è soprattutto un modo per criticare l'imperialismo USA e l'imposizione del loro modello di società.
Quando qualcuno dei compagni di Rifondazione Comunista usava questa definizione, rimanevo piuttosto scettico, vedendo come in tv chiamavano Marco Rizzo o Orsini, che invece offrivano una visione molto diversa da quella proposta dai telegiornali o dalla maggior parte degli analisti.
In realtà, proprio per evitare di approfondire la narrazione del pensiero unico, ma apparire al contempo "plurali", si fanno intervenire personaggi dai modi e toni un po' sopra le righe, che vengono più facilmente sminuiti e ridicolizzati.
E il "pluralismo democratico" che dovrebbe avere l'informazione rimane un'illusione.

Tempo fa, sui social, mi è capitato di confrontarmi circa il ruolo della NATO. Qualcuno mi ricordava come anche De Gasperi partecipò alla sua costruzione, come argine all'imperialismo sovietico, dipingendolo quindi come un elemento positivo e di civiltà.
Sarà anche nata con le migliori intenzioni - ho risposto - ma ad oggi la NATO è uno strumento nelle mani degli Stati Uniti per mantenere ed accrescere la propria egemonia nel mondo.
Ad esempio, per destituire Gheddafi, colpevole di voler creare una moneta panaraba con la quale commercializzare il petrolio, ad oggi agganciato al dollaro americano (vedi Dichiarazione di Sirte).
Le attuali tensioni tra Ucraina e Russia, la guerra dei gasdotti, i loro "misteriosi" sabotaggi, come immediata conseguenza hanno portato ad un aumento degli affari USA, con il loro gas liquefatto derivante dal fracking (fratturazione idraulica, causa di terremoti).

Enea Melandri

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