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13/03/2024
Giusto per dargli un altro palcoscenico dal quale avere visibilità, ieri a DiMartedì era ospite il generale Vannacci (probabile prossimo europarlamentare leghista). Il militare è salito agli onori della cronaca per il suo libro "Il mondo al contrario".
Dagli studi de La7, è tornato a ripetere quelle frasi fatte cialtrone che si adatterebbero meglio ad una taverna notturna, tra omofobia e razzismo. I gay che non sono normali o la Egonu che non ha i tratti italiani, per ricordare due sue perle.
Poi, ciliegina sulla torta, Floris lo ha incalzato per un suo giudizio su Mussolini: "Lo ha già giudicato la storia (...) non c'è bisogno del mio giudizio", aggiungendo "io devo dare una risposta da dizionario io rispondo che è uno statista".
Magistrale la risposta di Calenda, anch'egli ospite a DiMartedì: "Quando dice 'è uno statista' lei sta dando un giudizio, e il suo giudizio è 'è un uomo di Stato'. Questo uomo di Stato tuttavia ha fatto determinate cose che lei non è che non riesce a dire perché non ha un giudizio, non le riesce a dire - ha chiosato - perché lei non vuole dire quello che è e cioè 'io so' fascista'".
Il leader di Azione tante volte ha delle uscite che trovo eccessive, al di là della distanza politica tra lui e me, ma mi pare una risposta meravigliosa per zittire Vannacci.

Enea Melandri

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