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12/04/2024
La destra avanza nel mondo, e si radicalizza sempre di più, andando a toccare anche dei valori di civiltà ormai intoccabili. O meglio, che credevamo ormai fossero intoccabili.
Tocca adesso al lavoro minorile. Negli Stati Uniti, in alcuni paesi a guida repubblicana, cominciano ad allentarsi le regole; si parla di ampliare i campi di impiego o le ore lavorate per i minori.
In Iowa, ad esempio, da luglio scorso i quattordicenni possono lavorare nelle celle frigorifere delle macellerie, i quindicenni nelle catene di montaggio e i sedicenni possono addirittura servire alcolici. In Minnesota invece è stata proposta l'autorizzazione per i ragazzi di 16 e 17 anni a lavorare nei cantieri edili.
Dietro queste riforme, ovviamente, ci sono le pressioni delle lobby, che puntano ad un abbassamento dei salari e dei controlli; inoltre, usando argomentazioni come "meglio far lavorare i ragazzini piuttosto che altri immigrati", solleticano la pancia dei conservatori.

C'è poi l'Argentina, dove addirittura si attacca l'obbligo scolastico: "Libertà è anche che se non vuoi mandare i tuoi bambini a scuola perché ne hai bisogno in officina, puoi farlo", dice Alberto Benegas Lynch, esponente di La Libertad Avanza, il partito del presidente Javier Milei, proponendo di abolire le regole sull'obbligo scolatico. "Non riesco a pensare a un intervento così invasivo da parte delle istituzioni", ha commentato.

A me fanno paura queste dichiarazioni. Mi ritengo a modo mio un liberale, e farsi scudo dietro la libertà personale per giustificare manovalanza facile e a bassa responsabilità mi fa orrore.

Enea Melandri

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