19/04/2024 Non è che ci fosse bisogno di una legge nuova.
La Regione Piemonte, nel 2020, aveva diramato una circolare che finanziava e rafforzava l'ingresso delle associazioni antiabortiste nei consultori e negli ospedali pubblici. Esperienze simili si sono verificate in Campania, Lombardia, Lazio e Liguria.
E lo hanno potuto fare proprio in virtù della legge 194, quella che ha legalizzato l'aborto. L'articolo 2 dice che una delle funzioni fondamentali dei consultori e delle strutture sociosanitarie è di contribuire "a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all'interruzione della gravidanza"; nel farlo "possono avvalersi (...) della collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita".
Se una donna ti dice che vuole abortire perché ha un lavoro precario, senza i genitori a darle una mano, chi sono queste 'idonee formazioni sociali', la CGIL? O per una che non ha fiducia nel futuro a causa dell'inquinamento e dei cambiamenti climatici in corso, chi chiami, Legambiente? E per le guerre in corso, chi chiami, La Rete Pace e Disarmo?
E qui, da ateo, mi chiedo: in che modo un'associazione religiosa può essere definita "idonea"? In che modo sentirsi dire "i figli sono doni di Dio", "il Signore condanna l'aborto" o "l'interruzione di gravidanza è un omicidio" potrebbe in qualche modo far cambiare idea alle donne? A me pare le si voglia solo far sentire ancora più in colpa di come già si sentano. Nessuna prende questa decisione a cuor leggero, e il dolore non finisce con l'aborto.
In questi giorni gira un vecchio video di Giorgia Meloni credo ancora in campagna elettorale che ribadisce di non voler modificare la legge 194. Non è necessario modificarla per impedirne l'applicazione, basta creare mille paletti morali e colpevolizzare la madre.
Basta metterci degli obiettori di coscienza, dei volontari antiabortisti, far sentire il battito del cuore dell'embrione e voilà, sarà la donna stessa a non voler abortire. |