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06/09/2024
Niente meno che un esproprio proletario!!!!
Marco Daddio, presidente dei balneari di lido di Camaiore, definisce così le promesse mancate di Giorgia Meloni riguardo alla Bolkenstein.
Daddio si riferisce agli indennizzi, che nella bozza si prevede considerino solo gli ultimi cinque anni di spese. "Capite bene che è una presa in giro" spiega "in questi 5 anni, proprio per il clima di incertezza non sono stati fatti investimenti. Chi subentra dopo di noi si approprierà a costo zero di strutture (dai ristoranti alle piscine alle cabine) che sono state costruite con soldi nostri. Non è giusto e va contro ogni logica".

La direttiva Bolkenstein, con la messa a gara delle concessioni e degli stabilimenti balneari esistenti, è solo un compromesso per non demolire/costruire nuove strutture. Di fatto è una MAXI SANATORIA di DECENNI di abusi edilizi e commerciali.
Gli stabilimenti sarebbero già stati obbligati a chiudere se le loro cucine fossero soggette alle stesse regole ed agli stessi controlli delle cucine dei ristoranti, le centinaia di ristoranti a cui fanno una concorrenza sleale impunita.

La Bolkenstein è solo un modo per ridurre il danno, accettando la situazione esistente, ma per sanare davvero le cose bisognerebbe DEMOLIRE i mega locali sulle spiagge e ricondurli alle loro funzioni originali: ombreggiatura e ristoro.
Anche io credo che occorra prima di tutto evitare nuove colate di cemento, con tutti i rischi ambientali conseguenti, ma a guardar bene la Bolkenstein è anche troppo morbida, e i primi ad essere contrari alla direttiva europea dovrebbero essere proprio i ristoratori che patiscono questa concorrenza.

Enea Melandri

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