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24/09/2024
Se non ci si ferma, a perdere la guerra sarà l'Europa. Perché è questo il piano: indebolirla e sfiancarla così da non rappresentare più una minaccia per le ambizioni americane.
L'Europa, per quanto organica al modello industriale ed economico degli USA, rappresenta una minaccia per esso. Zelensky, la guerra, l'annientamento dell'Ucraina, che in qualunque ipotesi uscirà dal conflitto devastata, avvelenata e inabitabile, sono un perfetto cavallo di Troia per distruggere il profilo sociale del continente, e renderlo più assoggettabile.
E invece niente, tutte le istituzioni UE con la Von Der Leyen in testa, corrono spedite verso il baratro scavato dagli Stati Uniti (con la complicità di Putin, che non voglio certo dipingere come vittima), lasciando dietro di loro una terra trafitta da 60.000 proiettili al giorno, ciascuno con un'impronta ecologica equivalente a 136 Kg di CO2, senza contare quellii alimentati da uranio impoverito (mentre la Presidente glorifica un debole ed inutile Green Deal).
Inoltre l'autonomia dalla NATO, con la costituzione di un organismo militare comune europeo, sarebbe un colpo al cuore per l'egemonia USA.

Destabilizzare la UE, come accadde ad esempio con la Brexit, è obiettivo americano prima che russo od orientale.

Enea Melandri

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