22/10/2024 Il testo diffuso dal quotidiano Il Tempo e dalla Presidente Meloni, contenuto in una email del sostituto procuratore della Cassazione Marco Patarnello, NON è un messaggio in codice scritto in una missiva segreta, ma è stato pubblicato nella newsletter dell'Anm.
Gettato così in pasto ai lettori, decontestualizzato e distorto (perché quelle parole NON CI SONO), si tratta solo dell'ennesima falsificazione dei fatti a proprio comodo.
A seguito di quanto accaduto dopo il trasferimento dei primi 16 migranti in Albania, si è scatenato un dibattito all'interno della Magistratura.
E, appunto, Patarnello scrive ai colleghi per fare un’analisi dello scontro in atto tra giustizia e politica.
Il Tempo ne ritaglia e riscrive ad arte un passaggio: "Meloni oggi è un pericolo più forte di Berlusconi. Dobbiamo porre rimedio" (se si legge per intero la mail, ci si accorge che queste parole non ci sono).
Si definisce Meloni più pericolosa perché, mentre Berlusconi distorceva le leggi per affari personali, lei ha proprio una "visione politica" differente, e “ha come obiettivo la riscrittura dell'intera giurisdizione". In pericolo, con questa nuova destra al potere, ci sono l'indipendenza della Magistratura e l'equilibrio stesso dei poteri dello Stato democratico. Mentre la seconda parte è in realtà un invito a "difendere la giurisdizione e il diritto dei cittadini ad un giudice indipendente".
Questo il significato del ragionamento che il quotidiano ha riscritto in quelle due frasi sgangherate.
Non sono i giudici a covare un piano eversivo per ostacolare il governo, ma semmai il contrario.
Il Presidente del Senato Ignazio La Russa, in un'intervista, ha parlato di "ridefinizione dei poteri" (tra giudici e politici) alludendo in modo sospetto ad una messa in discussione del principio di separazione dei poteri con la riforma del titolo IV della Costituzione. |