Dolce&Gabbana

A seguito delle dichiarazioni che esaltano il modello di famiglia tradizionale, ma soprattutto per i toni offensivi verso le famiglie omogenitoriali, aderisco anch'io alla campagna #boycottDolceGabbana. E come ho spiegato (qui e qui), non è facismo, non voglio assolutamente limitare la loro libertà di parola, voglio però che si assumano le loro responsabilità. Da commerciante o stilista, chi sei tu per dare lezioni di civiltà a chicchessia? Il nostro potere di consumatori, anche questa volta, può permetterci di premiare e punire un comportamento scorretto.

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