15/10/2015 Avevo parlato tempo fa di Anarchia Voucher, ed è quella che sta coppiando: l'estremizzazione del precariato, perché con questi "buoni-lavoro" si trasformano i dipendenti in "merce usa-e-getta", senza diritti e senza contributi.
Furono inventati, e sono utilizzati in tutto il mondo, per i lavoretti occasionali come le ripetizioni o la cura del giardino, ma qui ci hanno preso gusto, e rispetto all'anno scorso il loro utilizzo è già schizzato del 70%, con 71 milioni di voucher erogati.
Perché da noi coi voucher ci puoi pagare praticamente ogni tipo di lavoratore: nel 2014 solo nel turismo, ad esempio, ne sono stati usati un milione e 312mila.
E qui arriva la denuncia della CGIL: i buoni lavoro, che erano stati creati per combattere il lavoro nero, in realtà lo hanno definitivamente - e legalmente - sdoganato.
Invece di incaponirsi sui decreti attuativi sulla sorveglianza dei dipendenti - una cosa pasticciata che produrrà una marea di ricorsi - il Governo sarebbe meglio si fosse impegnato su quello che dice il D.lgs 81/2015 riguardo ai voucher, come l'introduzione di una procedura telematica per registrarli, o ridefinire le unità di valore dei tagliandi, così che dalla paga oraria standard ci fosse anche un minimo di inquadramento professionale. |