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12/07/2016
Trova spazio nella riscrittura della Costituzione anche la fogliolina di fico dello "statuto delle opposizioni".
Nel senso che si tratta di una presa in giro, per far credere ai cittadini che ci sia qualcosa nella riforma Boschi atta a garantire i diritti delle minoranze.
Non si stabilisce alcun principio, paletto o tutela minima: lo "statuto delle opposizione" viene adottato da ogni Camera a sua discrezione e soprattutto nella sua interezza: quindi potrà essere la MAGGIORANZA a definire i diritti della MINORANZA.
In puro stile renziano, dove ogni ammorbidimento della linea diventa una "concessione".

Enea Melandri per #nodeforme

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