E poi ci sono quelli che dicono che la riforma del..

29/07/2016
E poi ci sono quelli che dicono che la riforma della Costituzione aumenta la partecipazione dei cittadini alla vita politico/amministrative del Paese.
L'Onorevole Violante afferma che "dovrebbe essere particolarmente sottolineata quella parte della riforma che riconosce il diritto dei cittadini al referendum propositivo e a vedere prese in esame entro un determinato termine le proposte di legge di iniziativa popolare".
Ma non è vero niente!

L'articolo che riguarda questi punti è l'11, che al punto C dice: "Al fine di favorire la partecipazione dei cittadini alla determinazione delle politiche pubbliche, la legge costituzionale stabilisce condizioni ed effetti di referendum popolari propositivi e d'indirizzo, nonché di altre forme di consultazione, anche delle formazioni sociali. Con legge approvata da entrambe le Camere sono disposte le modalità di attuazione".
Cioé si rimanda tutto ad un'ALTRA legge costituzionale, ancora da pensare, scrivere ed approvare. Se dovesse vincere il Sì al referendum di autunno, quindi, non si introdurranno nel nostro ordinamento altri tipi di consultazioni, ma si getta solo un amo là per vedere se i fanatici della 'democrazia diretta' o del 'lo vuole il Popolo' abboccano.
Al punto B, invece, si parla delle proposte di legge d'iniziativa popolare. Prima di tutto, si aumentano le firme necessarie per presentarne una (da 50.000 a 150.000).
Poi però c'è il tasto toccato da Violante: "La discussione e la deliberazione conclusiva sulle proposte di legge d'iniziativa popolare sono garantite nei tempi, nelle forme e nei limiti stabiliti dai regolamenti parlamentari".
Capito, no? E' anche qui tutto da discutere in una modifica dei regolamenti delle aule, niente di definitivo o democratico.
Se vincesse il Sì, l'unica cosa che cambia da subito è il numero di firme necessarie, che TRIPLICANO.

Viva la democratica riforma Renzi-Boschi!

Enea Melandri per #nodeforme

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