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12/09/2016
Una bella iniziativa, quella organizzata ad Alfonsine il 23 settembre: si confronteranno in piazza (per aumentare la libera partecipazione) il comitato del SÌ e quello del NO al referendum costituzionale, con domande tecniche ma non troppo pesanti. I cittadini più digiuni potranno così farsi un'idea del testo su cui sono chiamati ad esprimersi.
Gli organizzatori (io ho parlato con il segretario locale dell'ANPI Claudio Fabbri) stanno però trovando difficoltà nel definire le modalità del confronto: giornalisti schierati, domande concordate, chi sceglie chi, etc.

Più che "concordate", preferirei dire "comunicate in precedenza", nel senso che così gli esponenti politici possono arrivare preparati e dare risposte esaustive e competenti. E' solo una questione di buona informazione.
Mi ha stupito però che quelli che straparlano di partecipazione e democrazia (leggi 'Comitato del Sì'), NON vogliono che il pubblico ponga domande.

Di cosa hanno paura? Che i votanti vengano persuasi a votare NO conoscendo i contenuti della riforma?

Enea Melandri

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