La torinese Marina aveva un neo che dal 2005 al 20..

28/04/2016
La torinese Marina aveva un neo che dal 2005 al 2014 aveva raggiunto la dimensione di 11 centimetri di diametro; dalla diagnosi risultò trattarsi di un melanoma maligno a cellule epiteliomorfe di tipo T4 - il cancro della pelle più temibile.
Si era così rivolta a Germana Durando, suo medico di base nonché omeopata, che volle curarla con le ebre e la psicoterapia: la "Nuova Medicina Germanica", elaborata da Ryke Geerd Hamer. Rifiutando interventi chirurgici, chemio e radioterapie.
Marina è morta.
Il PM ha chiesto per la dottoressa Durando il rinvio a giudizio per omicidio colposo; e giunge notizia che si costituirà parte civile nel processo anche l'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Torino.

Veniamo al punto: si può dare la colpa a Marina di quanto accaduto? Beh, se è vero che "nell'era dell'informazione, l'ignoranza è una scelta" anche la sua ingenuità ha certamente contribuito; ma si è giustamente rivolta al suo medico, ed è LEI, Germana Durando, la prima responsabile della morte di Marina.
Lo so, lo so bene che una persona colpita da incidenti o malattie come questa è spaventata, in cerca di sicurezza e figure solide a cui dare fiducia, ma lo scetticismo crescente verso la SCIENZA, lo studio, verso i "metodi tradizionali" stanno minando anni, decenni, secoli di progresso medico. E portano a queste conseguenze.

Due parole ora sul metodo Hamer, perché questa setta ha tanti proseliti anche in Italia: esso non è supportato da studi, non ha valenza scientifica, non ha ottenuto alcun tipo di riconoscimento dal punto di vista curativo e causato la morte di molti pazienti. Il suo fondatore è stato anche giudicato "psicopatico" da alcune sentenze.
Dal 2003 esiste l'associazione ALBA (associazione leggi biologiche applicate), della quale fanno parte diversi medici (che direi sarebbero immediatamente da radiare dall'ordine) che diffonde pensiero e metodi della Nuova Medicina Germanica.
"La nostra non è una terapia, ma un metodo diagnostico che spiega al paziente perché ha avuto quella malattia, come mai è sorta in una certa zona del corpo" puntualizza Simona Cella (che si definisce "docente di metodi hameriani" - ambulanza subito, qui, ora!) in un'intervista a La Repubblica "Non significa negare le cure tradizionali o rifiutare farmaci e operazioni chirurgiche nel processo di guarigione".
Questo ovviamente è il biglietto da visita di facciata, basta poi leggere tra le righe dei loro documenti o incontrarli lontano dai microfoni e credo che il messaggio cambierebbe.

PS: a proposito di progresso scientifico, esattamente 84 anni fa veniva annunciata la scoperta di un vaccino contro la febbre gialla; ed oggi invece siamo a gente che muore perché rifiuta le cure per affrontare mali DA CUI SI PUÒ GUARIRE e sceglie di affidarsi a ciarlatani o santoni anticonformisti.

Enea Melandri

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