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14/09/2016
Si può essere legittimamente a favore del Sì o del No, ma possiamo dirlo che l'ambasciatore USA in Italia deve farsi gli affari suoi? Non c'è nessun "passo indietro": se il referendum costituzionale non dovesse passare, NON CAMBIERÀ NIENTE, la modifica Boschi-Renzi non verrà approvata e la Carta rimarrà la stessa che ci ha accompagnato dal 1948 ad oggi.
Quindi l'ambasciatore John Phillips, la cui presa di posizione a favore del Sì è del tutto inopportuna, farebbe meglio a tacere invece di delirare su fantomatici "passi indietro" dell'Italia.

La "stabilità" non mi pare abbia mai minato la volontà di fare investimenti, dato che la riforma non è mai stata in vigore, e se venisse respinta non ci sarebbe alcuna modifica.
E comunque, i diplomatici stranieri non devono permettersi di entrare in questioni di politica interna; cosa direbbero se l'ambasciatore italiano facesse un endorsement per per Trump?

Enea Melandri

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